Konfessionelle Netzwerke der Deutschen in Russland 1922–1941

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Dokument Nr. 26

2. Die Neuordnung der kirchlich-jurisdiktionellen Verhältnisse bei den Katholiken in Sowjetrussland/der Sowjetunion 1917–1926

Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, Archivio Storico (S.RR.SS.),
Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari (AA.EE.SS.),
Russia (1926),
Scat. 659 P.O.,
Fasc. 46,
Fol. 58r-61r

Datum: 25. Mai 1926
Verfasser: Michel d’Herbigny, Pontificium Institutum Orientale Romae
Inhalt: Aufstellung der Apostolischen Administratoren in der Sowjetunion, von denen d’Herbigny einige persönlich traf. Verlauf der Reise d’Herbignys im April 1926 nach Moskau, geheime Bischofskonsekration von Neveu, Frison und Sloskans.

PONTIFICIUM INSTITUTUM ORIENTALE ROMAE (Piazza Scossacavalli)
 
 
ORDINAZIONE PROV[V]ISORIA DELLE DIOCESI DI RUSSIA
 
Segretamente vennero consecrati [consacrati]: P. NEVEU (21 aprile), RR. Alessandro FRISON e Boleslao SlOSKAN [Sloskans]
 
 
AMMINISTRATORI APOSTOLICI: (revocabiles ad nutum)
 
nella diocesi di Tiraspol:
 
per la parte di Ukraina [Ucraina] con la Crimea: il vicario generale Kruszinsky, con successore già designato Al. Frison;
per la parte della Russia Grande (Volga): Baumtrog;
per la Ciscaucasia e Caucasia: Roth;
(lasciando la Georgia al Rev. Vardize)
Si dice che un Vescovo Armeno cattolico abbia potuto entrare in Attwin.
 
 
nella diocesi di Mohilovia:
 
provisoriamente [provvisoriamente] (fino al 15 Agosto), in tutta la diocesi, Ant. Malecki, con successore già designato Sloskan:
dopo il 15 Agosto:
Mosca: Rev.mo Mons. Neveu;
Leningrado: Ant. Malecki, con succesore Sloskan;
Mohilovia:     “     x                  “                      “                  pro[v]visoriamente;
Si propone per Kazan-Samara: Michele Jodokas, attualmente decano in [a] Ufa e Simbirsk;
per la parte ukraina [Ucraina] delle diocesi dei Mohilovia: Vincenzo Ilgin, decano di Kharkov, capitale dell’Ukraina [Ucraina].
 
 
nella diocesi di Zitomir
Rev. Skalski residente in [a] Kiev, finora vicario generale.
 
 
nella diocesi di Kameniec:
Rev. Swiderski.
Nella diocesi di Minsk: non si è trovata la possibilità di decidere. Si propone di lasciare il vicario generale (Woicechovski?), ad tempus.
 
(I nomi sottolineati non sono quelli degli Amministratori che sono stati incontrati personalmente)
 
 
 
SOMMARIO DEL VIAGGIO IN [A] MOSCA:
 
 
Il visto sovietico venne apposto soltanto il 27 marzo 1926, la sera. L’indomani, domenica delle Palme partenza di [per] Parigi.
Il 29 marzo, lunedì santo, la consecrazione [consacrazione] fatta da Mrg Pacelli.
Il 1 di Aprile, giovedì santo, la mattina, arrivato a Mosca, celebra la funzione. Fa tutte le funzione [funzioni] della settimana Santa e di Pasqua, con le prediche, confessioni, visite agli infermi nelle loro case o negli ospedali sovietisti dandovi anche secretamente [segretamente] i Sacramenti.
Nella notte del 2 (Venerdì santo) al 3, alle 2, i due parocchi [parrochi] cattolici di Mosca sono arrestati; si cercano documenti di Roma, non si trovano e vengono rilasciati la sera del Sabato Santo.
Le autorità sovietiche rifiutono [rifiutano] assolutamente di vedere il viaggiatore, benchè [benché] l’ambasciatore di Francia torni più di 10 volte sull’argomento, e non permettono di lasciare Mosca.
Gli ambasciatori di [della] Germania e d’[dell’] Italia, visitati anche il 3 ed il 5 aprile s’interessano al viaggio. Si fanno molte confessioni e ritorni nelle diverse lingue.
Il venerdì 16 aprile, Litvinov, assessore di Cicerin, dice all’ambasciatore di Francia che il Padre potrà visitare il Sinodo di Mosca, cosa che era stata rifiutata finora. Lo stesso giorno, il P. arriva all’apertura della seduta del “Plenum” di quel Sinodo, la prima dopo il concilio di ottobre. I 35 metropoliti e vescovi presenti si alzano ed invitano a restare come “osservatore”.
Il lunedì 19 aprile, visita all’Ac[c]ademia di teologia ortodossa e piccola conferenza agli uditori.
Il mercoledì 21 aprile, consecrazione [consacrazione] di P. Neveu, nella festa di S. Giuseppe; nel pomeriggio, visita al direttore dei culti, Smidovic; Permesso di andare a Kharkov, capitale dell’Ukraina [Ucraina].
Il giovedì 22 aprile, partenza verso Kharkov
Il venerdì 23 aprile, il ministero di Karkov permette di viaggiare nell’ [in] Ukraina [Ucraina]. Il decano di Kharkov, Vincenzo Ilgin, come amministratore apostolico, soltanto dopo il 15 agosto.
Il sabato 24 aprile, arrivo a Makievka (N.E. del mare di Azov).
Il lunedì 26 aprile; partenza per visitare il vicario generale di Mons. Kessler:
Il mercoledì 28 aprile, all’una nella notte, arrivo presso il vic. gen. [vicario generale] a Carlsruhe; l’ordine per tutta la diocesi di Tiraspol viene sistemato. Lo stesso giorno, nel pomeriggio partenza verso Odessa; pericolo di essere arrestato, durante le 6 ore;
Il giovedì 29, arrivo in [a] Odessa, la mattina: predica, confessioni ecc.
Il venerdì 30, partenza verso Kiev, la sera.
Il sabato 1 maggio, arrivo in [a] Kiev, verso le 10 della mattina. Si compone l’ordine delle diocesi di Zitomir e Kameniez Podolsk.
La domenica 2 (festa di Pasqua degli Orientali), prediche, confessioni ecc; nel pomeriggio, partenza verso Mohilovia.
Il lunedì 3, alle 10, arrivo a Mohilovia presso il sacerdote Pieloholovy; alle 2, partenza verso Leningrado.
Il martedì 4, nel pomeriggio, arrivo a Leningrado.
Nei giorni seguenti:
Si ordina la divisione delle amministrazioni apostoliche nella diocesi di Mohilovia, - prediche, confessioni. Solennità del primo venerdì del mese.
Il venerdì 7, la era, partenza verso Mosca.
Il sabato 8, ritorno a Mosca.
Nei giorni seguenti:
Ancora confessioni con diversi ritorni, moribondi, matrimoni. Pranzi nelle ambasciate di Germania (mart. 11), di Francia (con il cancelliere Wirth) (merc.12), d’Italia.
Il lunedì 10 maggio: consacrazione dei RR. Frison e Sloskan. Relazione orale al Secretario [Segretario] di Smidovic, Orleansky.
Il martedì 11, dopo una riunione dei Commissari del Popolo, tenutasi la mattina alle dieci, udienza presso lo Smidovic, il quale a nome degli altri Commissari, dichiara oralmente:
1) I locali appartenenti alle 4 chiese francesi saranno attribuiti all’uso perpetuo dei cattolici che vogliono frequentare quelle chiese sotto influenza francese;
2) Il visto sarà rilasciato a sacerdoti francesi, perché ne siamo due in ciascuna delle 4 chiese;
3) Lo Smidovic chiede, se tutti i sacerdoti polacchi non potrebbero essere sostituiti da sacerdoti francesi. – Esposto le ragione della negativa, è facile di suggerire che, tornando a Roma, il Padre proponga di destinare un sacerdote francese come vescovo a Mosca, e torni presto per installarlo. Smidovic risponde che i Commissari del Popolo vi acconsentono, senza entrare nella questione delle persone, le quali saranno nelle stesse condizioni civili, anche dopo la loro promozione all’episcopato; dichiara che la scelta di un vescovo francese, e non polacco, se Roma l’accetta, sarebbe la soluzione gradita da tutti, - perché i Sovieti [sovietici] non vogliono la persecuzione…
4) Allora, si conceda anche il permesso di preparare sacerdoti in una facoltà o Accademia di teologia. – Smidovic risponde che, secondo la relazione fatta la vigilia al suo Segretario, i Commissari del Popolo non fanno difficoltà all’apertura di una tale facoltà, ed alla venuta di 5 sacerdoti professori, purché l’influenza predominante vi sia di Francesi, escludendo professori polacchi.
Il giovedì 13, Ascensione;
Il venerdì 14, nella notte verso il 15, partenza verso Riga.
Parigi: dal 19 sera al 21; Roma, il 23 maggio 1926.
 
25 Maggio 1926
Michele d’Herbigny

Empfohlene Zitierweise:
Dokument Nr. 26, in: Konfessionelle Netzwerke der Deutschen in Russland 1922-1941. Quellen-Datenbank. Hrsg. von Katrin Boeckh und Emília Hrabovec. URL: http://www.konnetz.ios-regensburg.de/dokumenteview.php?ID=26, abgerufen am: 29.03.2024.
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