Dokument Nr. 84
7. Leben bis zum Tod:
Frison und andere deutsche Geistliche in den Mühlen des Terrors
Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, Archivio Storico (S.RR.SS.), Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari (AA.EE.SS.),
Russia (1922-1937),
Pos. 664 II P.O.,
Fasc. 67,
Fol. 4r-5r
Datum: 4. Oktober 1929
Verfasser: Italienisches Generalkonsulat Odessa
Inhalt: Am 27. August 1929 wurde Alexander Frison aus unbekanntem Grund verhaftet. Die sowjetischen Behörden verfolgen in Odessa den Geistlichen Schubert und trieben ihn aus seiner Wohnung. Zeitweise musste er in seiner Sakristei wohnen. Auch orthodoxe Geistliche wurden verhaftet; der evangelische Pastor erlebt Belästigungen jeder Art.
CONSOLATO GENERALE D’ITALIA
Odessa, 4 Ottobre 1929
Il 27 agosto c.a. in Sinferopoli è stato arrestato Monsignor Alessandro Frison che è tuttora detenuto. Non ho potuto conoscere il motivo, almeno apparente del suo arresto.
In Odessa le autorità esercitano una vera e propria persecuzioni contro il Rev. Schubert, parroco della Cattedrale Cattolica.
L’anno scorso fu costretto a cedere una parte dell’alloggio ed a ridursi in due stanze la cui prigione gli fu portata ad 80 rubli mensili.
Quest’anno hanno preteso per quelle due stanze l’enorme somma di 700 rubli mensili e poiché il Parroco ha dichiarato di non poterli pagare, il Tribunale ha intimato lo sfratto.
Poiché nelle remore del giudizio di Rev. Schubert ha continuato ad alloggiare nella casa in questione, è stato condannato a pagare anche per quel tempo l’affitto in ragione di 700 rubli mensili.
Egli risulta così debitore di 2000 rubli. Han posto il sequestro su tutti i mobili e perfino sugli abiti.
Messo fuori dell’ [dall’] alloggio, il Rev. Schubert si è allogato provvisoriamente nella sagrestia, ma anche di lì hanno voluto che sgombrasse. Ora egli vive in un modesto alberghetto.
Egli si è rivolto a me per consiglio. Io ho espresso l’avviso che non si debba pagar nulla al fine di evitare l’anno venturo una imposizione doppia. È necessario far capire che esiste un limite alle possibilità delle [della] Comunità Cattolica per non indurli nelle convinzioni di aver trovato una miniera d’oro.
La somma che sarà dato [data] [per] poter raccogliere nella Comunità aggiunta ai duecento rubli che ho promesso di dare (V. E. sa che l’On.le Meriano ha creduto di affidare a me i fondi ad hoc), potrà essere piuttosto impiegata a riacquistare per interposta persona gli oggetti che saranno posti all’incanto.
Il Rev. Schubert, che mi è parso convinto, mi ha detto che voleva seguire il mio consiglio.
La situazione delle altre chiese non è più rosea: il Vescovo ed il capitolo della Cattedrale ortodossa vivente, sono stati recentemente imprigionati in massa ed il pastore evangelico subisce noie d’ogni specie. |