Dokument Nr. 83
7. Leben bis zum Tod:
Frison und andere deutsche Geistliche in den Mühlen des Terrors
Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, Archivio Storico (S.RR.SS.), Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari (AA.EE.SS.),
Pro Russia (1925-1945),
Pos. Scat. 22,
Fasc. 141,
Fol. 72r-72v
Datum: 9. August 1929
Verfasser: Alexander Frison
Empfänger: Michel d’Herbigny
Inhalt: Auszug aus einem Brief Frisons in italienischer Übersetzung über die ihm von den sowjetischen Behörden auferlegten Beschränkungen seines Wirkungskreises.
9 agosto 1929
Da una lettera spedita da Mgr[.] Alessandro Frison, Vescovo tit. di Limira, Amm[inistrato]re Ap[osto]lico di Tiraspol Meridionale. Scritta a Simpheropol il 13 giugno 1929 a Mgr[.] D’Herbigny, Relatore.
Annunzia che il 12 giugno 1929 ha preso il possesso del suo ufficio di Amm[inistrato]re Ap[osto]lico della parte meridionale della diocesi di Tiraspol, ufficio che fin quì [qui] aveva ritenuto il Prelato Mgr[.] Kruschinsky, residente in Nokolajew. Fa presenti alla Santa Sede le sue preoccupazioni:
1) E’ molto lontano dai centri della vita cattolica qualcuno a circa 1000 kilom.
2) Per disposizione di legge è chiuso in casa e non può visitare nemmeno i più vicini villaggi che appartengono alla sua parrocchia. Questa situazione dura dall’aprile 1928.
3) La corrispondenza è severamente vigilata così da rendere difficilissimo lo scambio di lettera.
4) I sacerdoti poi non possono personalmente avere rapporti con lui per l’enorme costo dei viaggi e per le grandi distanze.
5) E’ solo senza avere chi possa dargli un consiglio.
6) Si tenta di inutilizzarmi anche moralmente e non è escluso il caso che la diffamazione che si macchina contro di lui venga in dominio della pubblica stampa. Egli teme sempre da un momento all’altro che conosciutasi la sua nomina sia costretto ad andarsene in esilio o sia privato della libertà personale. E per tale eventualità egli ha designato come suo sostituto Mgr[.] Giuseppe Kruschinsky e in suo luogo, se mai, il Rev. Can. Neugum. Egli ha suddelegato per le dispense matrimoniali ed altre i Decani per facilitare le cose, data la difficoltà del traffico postale. Benchè l’autorità civile lo sappia bene che egli ê Vescovo, tuttavia egli evita ogni segno esteriore per non attirare troppo l’attenzione su di sè [sé]. Ed anche Mgr[.] Kruschinsky quando gli scrive non mette questa sua qualità sugli indirizzi.
Firmato: Alessandro Frison, Ep. Limirensis |